Dalla Digital Literacy alla Digital Dexterity:
la svolta strategica per valorizzare il potenziale digitale aziendale
Nel dinamico e imprevedibile panorama aziendale odierno, definito da un accelerato cambiamento tecnologico, non è più sufficiente che le organizzazioni si limitino a utilizzare la tecnologia, devono imparare a sfruttarla in modo strategico, proattivo e trasformativo. Questa capacità, che costituisce il vero cuore della trasformazione digitale, è definita Digital Dexterity (Destrezza Digitale).
Il salto strategico oltre l’alfabetizzazione e la trasformazione
La Digital Dexterity rappresenta un passo evolutivo cruciale che distingue nettamente una condizione di padronanza, da una semplice competenza tecnologica di base.
Mentre il concetto di Alfabetizzazione Digitale (Digital Literacy) si riferisce al “saper fare” di base necessario per l’utilizzo della tecnologia – come la capacità di operare un software o utilizzare un dispositivo – la Digital Dexterity si eleva a una dimensione superiore.
Non è una distinzione teorica, ma operativa: un dipendente digitalmente alfabetizzato può compilare con successo un foglio di calcolo. Un dipendente digitalmente destro può, invece, integrare proattivamente quello stesso foglio con un nuovo strumento di Intelligenza Artificiale Generativa (Gen AI) per ridefinire l’intero processo di analisi dei dati, scalando le attività meglio dei metodi più vecchi, “analogici”, e consentendo un volume di lavoro superiore con le stesse risorse.
Questo passaggio dall’uso passivo, all’applicazione strategica e creativa della tecnologia è l’elemento chiave che guida il successo nella Digital Transformation.
La padronanza strategica richiede un profondo impegno non solo tecnico, ma culturale e psicologico. La Destrezza Digitale è radicata in una mentalità proattiva e flessibile, unita a una volontà incondizionata di adattarsi rapidamente ai nuovi strumenti e di adottare un “approccio digital-first” alla risoluzione dei problemi. Elementi psicologici quali creatività, autoefficacia e spirito innovativo sono determinanti, trasformando i dipendenti non solo in semplici utilizzatori di strumenti digitali, ma in veri protagonisti del cambiamento.
Il costo dell’inerzia e il ruolo del fattore umano
Secondo gli studi, raggiungere la Destrezza Digitale è una sfida umana e organizzativa per circa il 75% e una sfida di adozione tecnologica per il restante 25%. Se le aziende non sono preparate per tale sfida, la ragione risiede nell’eccessivo investimento in hardware e software, senza avere dedicato sufficiente energia all’integrazione di tali strumenti nella cultura, nelle competenze e nella strategia generale.
Difatti, i dati Gartner confermano che solo il 9% dei lavoratori nelle organizzazioni digitali può essere definito ad alto livello di destrezza (Gartner, 2018). Un numero troppo basso, se si considera che la Digital Dexterity non è una competenza riservata ai dipartimenti IT, ma dovrebbe attraversare trasversalmente ogni funzione.
Leadership esecutiva: Il motore della mentalità digitale
Il successo di un framework di Destrezza Digitale è legato alla solidità della leadership e al supporto dedicato. I Leader non sono semplici sponsor; devono essere partecipanti attivi, funzionali nel plasmare una cultura digital-first.
Il ruolo della leadership si articola in due azioni chiave:
Modellare il Comportamento:
i leader devono dimostrare e mostrare comportamenti digitalmente destri, essere consapevoli delle minacce e delle opportunità digitali emergenti e farsi esempio di come contrastare tali sfide utilizzando gli strumenti digitali. Devono inoltre adottare costantemente prese di decisione basate sui dati in tutta l'organizzazione.
Alimentare la Cultura:
mostrando certi comportamenti, i leader ispirano i loro team ad acquisire competenze simili. Devono costruire un consenso sulle responsabilità, superando i confini tradizionali, e promuovere un ambiente collaborativo e che promuova la proattività delle persone.
Senza questo impegno visibile e continuo da parte della C-Suite, i dipendenti potrebbero non cogliere il valore strategico dell’evoluzione digitale delle competenze. In questo contesto, formazione, upskilling e reskilling diventano essenziali, non solo per aggiornare le competenze digitali, ma anche per alimentare curiosità, proattività e apertura al cambiamento.
L’IA Generativa e il Divario di Destrezza che si allarga
L’arrivo dell’Intelligenza Artificiale Generativa (Gen AI) rappresenta l’ultima e più significativa sfida per la Destrezza Digitale, agendo come un potente acceleratore che crea simultaneamente valore ed espone lacune di competenze preesistenti.
La Gen AI consente risparmi di tempo e guadagni di produttività sostanziali e quantificabili in tutta la forza lavoro: i dati dimostrano che i lavoratori che hanno utilizzato la Gen AI a supporto del loro mestiere hanno riportato un risparmio medio del 5,4% delle loro ore di lavoro a settimana (circa 2,2 ore risparmiate a settimana).
Tuttavia, i benefici sono distribuiti in modo non uniforme. I lavoratori da campi digitalmente avanzati hanno utilizzato la Gen AI in quasi il 12% delle loro ore di lavoro, mentre i lavoratori con altro tipo di occupazione l’hanno utilizzata solo per l’1,3% (Blandin, Bick, & Deming, 2024). Ciò conferma che la Gen AI è un catalizzatore e accelera la digitalizzazione efficace e un faro che evidenzia le lacune di destrezza esistenti, che richiedono investimenti mirati.
I dati dimostrano come in un contesto globale segnato da incertezza e rapide trasformazioni, la Digital Dexterity diventa un fattore competitivo essenziale. Le aziende che la sviluppano risultano più resilienti, più rapide nel reagire alle crisi e più pronte a cogliere nuove opportunità.
La prospettiva di OpenKnowledge (BIP Red): coltivare l’attitudine al prossimo passo
Dopo aver delineato l’imperativo strategico della Digital Dexterity, la domanda di fondo per ogni azienda rimane: stiamo coltivando una cultura capace di sostenere scelte adattive ogni giorno, anche quando il contesto cambia di colpo?
OpenKnowledge inizia da qui: come parte integrante di BIP Red, il Creative Technology Studio del Gruppo BIP, supportiamo le aziende nel percorso di cambiamento, unendo strategia, design e tecnologia per guidare la trasformazione culturale e generare un impatto concreto, creando le basi per una crescita e un’evoluzione efficaci. Il nostro approccio alla Destrezza Digitale è sistemico e si basa sulla convinzione che la vera adozione tecnologica non è un problema di strumenti, ma una sfida fondamentalmente umana e organizzativa. Non ci limitiamo a fornire software o a erogare formazione generica; lavoriamo sull’atteggiamento che rende le organizzazioni pronte al prossimo salto, intrecciando significati, comportamenti e strumenti, con percorsi personalizzati sulle esigenze specifiche del progetto e sempre co-progettati con l’azienda cliente.
La trasformazione smette di essere occasionale e diventa pratica sostenibile solo agendo contemporaneamente su tre leve fondamentali che la nostra metodologia supporta:
Identità Culturale e nuovi comportamenti (Cultural Change)
La cultura aziendale si realizza attraverso i comportamenti delle persone che la vivono quotidianamente. Per questo, la nostra azione è cruciale nel trasmettere l’impegno della leadership e dei principali stakeholder , comunicando l’importanza e il valore del progetto attraverso il loro ruolo attivo di Sponsorship .
Attraverso pratiche simboliche come la celebrazione dei successi, le attività di engagement e i momenti di condivisione significativi, con il nostro supporto l’azienda costruisce una narrazione che rafforza l’identità culturale, rendendo la digitalizzazione una realtà quotidiana e sostenibile nel tempo.
Nuovi Processi, Tecnologie e Ways of Working
L'adozione tecnologica funziona quando il flusso operativo invita naturalmente al nuovo modo di lavorare. Il nostro ruolo è facilitare l’adozione di nuovi strumenti, tecnologie, processi e policy, agevolandone la comprensione e la diffusione a tutti i livelli dell’organizzazione. Favoriamo nuovi approcci al lavoro ibrido, alla collaborazione e alla condivisione , assicurando che gli aspetti culturali siano perfettamente allineati agli obiettivi di business. In sostanza, rendiamo il "nuovo modo" più semplice, intuitivo e produttivo del precedente.
Competenze e Mindset (Skill, Upskill & Reskill)
Skill aggiornate e attitudine all’apprendimento continuo si allenano esclusivamente con esperienze concrete. Il nostro approccio è centrato sulle esigenze dei dipendenti e si basa sulla filosofia #EMPLOYEE, #MINDSET, #SKILL.
Accompagniamo l’adozione di nuovi strumenti attraverso attività di ambassadorship secondo logiche a cascata e metodologie esperienziali di “learning by doing” . Qui, la curiosità diventa abitudine, l'errore è trasformato in materiale di crescita e l'ambiente di lavoro è abilitante per scelte basate su dati e collaborazione .
Il metodo OpenKnowledge: Dal senso condiviso alla pratica quotidiana
Il percorso che adottiamo per guidare il cambiamento è strutturato in un quadro metodologico in fasi, che garantisce supporto, monitoraggio e allineamento costante.
In principio, OpenKnowledge acquisisce consapevolezza dello stato attuale e del livello di Digital Dexterity dell’azienda attraverso un approccio affidabile e data-based, somministrando un assessment strutturato delle competenze digitali. Dall’altro lato, orienta l’intervento sulle aree prioritarie, dialogando con la leadership per favorire un’azione sinergica e coerente con la vision dell’organizzazione. In tali azioni si concretizza la fase di Envisioning.
Segue la fase di Sharing & Comunicazione: una volta definita la direzione, OpenKnowledge supporta l’azienda nel condividere le decisioni prese, rendendo i collaboratori parte attiva del processo di cambiamento.
Nella fase di Learning & Upskilling prende forma l’evoluzione delle persone, veicolando contenuti formativi attraverso format innovativi e personalizzati.
Nella fase di Adozione & Consolidamento, OpenKnowledge svolge un ruolo di supporto continuo, accompagnando l’adozione attraverso un costante monitoraggio dell’andamento, per intervenire quando necessario e favorire un’integrazione naturale di nuove abitudini e strumenti digitali, in linea con la cultura organizzativa.

Fonte: OpenKnowledge

Fonte: OpenKnowledge
Il risultato del metodo OpenKnowledge si concretizza proprio in questo: creare contesti in cui cultura, processi e competenze spingano nella stessa direzione; trasformare la leadership in motore di senso; offrire strumenti e pratiche che i team sentono propri. Quando questo accade, il cambiamento inizia a muoversi e diventa terreno fertile su cui lavorare ogni giorno.
Padroneggiare la Digital Dexterity non è più un’opzione, è il determinante della resilienza organizzativa e dalla capacità di generare valore significativo nell’era digitale.
Autori
Benedetta Milani e Francesco Refoni